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D.M. 23/12/20021.1.3 Calcoli 1.1.3.1 Efficacia La concentrazione (g/L) di oli minerali risultante dal punto 1.1.2.3 viene moltiplicata per 25 in modo da calcolare la quantità complessiva in grammi di petrolio disperso ed emulsionato. La quantità così calcolata viene confrontata con la quantità in grammi di petrolio corrispondente ai 25 ml utilizzati per la prova. L'efficacia è espressa come percentuale in peso della quantità iniziale di petrolio che viene dispersa ed emulsionata. Un prodotto è considerato accettabile quando riesce a disperdere ed emulsionare nelle condizioni del test più del 60% del petrolio aggiunto. 1.1.3.2 Stabilità Le concentrazioni in grammi/litro risultanti dai punti 1.1.2.4 e 1.1.2.5 vengono per la concentrazione in grammi/litro di petrolio disperso ed emulsionato e moltiplicate per 100, per essere espresse in termini percentuali. Un prodotto è considerato accettabile se a) la stabilità dell'emulsione in condizioni di agitazione si mantiene pressochè inalterata, mostrando scostamenti percentuali rispetto ai valori di efficacia contenuti entro il 10% b) la stabilità dell'emulsione in condizioni di calma si mantiene pressochè inalterata entro le 2 ore, con scostamenti accettabili entro il 10%, e risulta diminuita massimo del 40% dopo le 23 ore, che corrispondono al tempo più lungo indicato per il saggio. 2. Test di tossicità acuta e cronica La tossicità dei disperdenti deve essere valutata attraverso la determinazione degli effetti di tali prodotti su specie marine a breve (test di tossicità acuta) e medio termine (test di tossicità cronica). 2.1 Test di tossicità acuta I test di tossicità acuta devono essere effettuati su tre specie di organismi marini (alghe, crostacei, pesci) per avere una rappresentazione significativa dei possibili effetti complessivi. La tossicità acuta viene definita in sei classi di concentrazioni che vanno da valori >1000 mg/L a valori minore o uguale a 0,01 mg/L (Tab. 2). Descrizione LC/LL50, EC/EL50, IC/IL50(mg/L) 0 Non tossico >1000 1 Praticamente non tossico >100 - minore o uguale a 1000 2 Leggermente tossico >10 - minore o uguale a 100 3 Moderatamente tossico >1 - minore o uguale a 10 4 Tossico >0,1 - minore o uguale a 1 5 Molto tossico >0,01 - minore o uguale a 0,1 6 Estremamente tossico minore o uguale a 0,01 Tab. 2 (da "The Revised GESAMP Hazard Evaluation Procedure", Report and Studies n. 64, 2002). 2.1.1 Saggio di inibizione della crescita algale Effettuare il saggio di inibizione della crescita algale secondo la normativa europea EN ISO 10253 (Gennaio 1998). La durata prevista per il test è di 72 ore, al termine delle quali si considerano accettabili valori di IC50 >1 mg/L. 2.1.2 Saggio di tossicità acuta su crostacei marini Effettuare il saggio di tossicità acuta su crostacei marini secondo il metodo IRSA-CNR: VIGANÒ L. (1996): "Metodo per la valutazione della tossicità acuta con Mysidopsis bahia", Notiziario dei Metodi Analitici IRSA, giugno 1996, 19-31. La durata prevista per il test è di 96 ore, al termine delle quali si considerano accettabili valori di LC50 >1 mg/L. 2.1.3 Saggio di tossicità acuta su pesci Effettuare il saggio di tossicità acuta su pesci secondo la metodica-analitica indicata nella linea guida OECD n. 203 (17 luglio 1992), modificata dalle seguenti specifiche relative all'impiego di specie marine per le quali è previsto l'utilizzo di acqua di mare, naturale o sintetica. Se naturale, l'acqua di mare dovrà provenire da aree non soggette a scarichi o sversamenti originati da fonti diffuse di inquinamento; in alternativa si può fare uso di acqua di mare sintetica secondo la composizione di cui alla tabella 1. La specie mediterranea sulla quale effettuare il test è la spigola, Dicentrarchus labrax, in quanto rispondente alle indicazioni generali contenute nella suddetta linea guida OECD. La taglia degli esemplari da sottoporre a test deve essere di 6 ± 2 cm. La durata prevista per il test è di 96 ore, al termine delle quali si considerano accettabili valori di LC50 >1 mg/L. 2.2 Test di tossicità cronica Effettuare i test di tossicità cronica su due specie di organismi marini (crostacei, pesci) per avere una rappresentazione significativa dei possibili effetti complessivi. La tossicità cronica viene definita in quattro classi di concentrazioni che vanno da valori >1 mg/L a valori minore o uguale a 0,001 mg/L (Tab. 3). Classe di tossicità Descrizione NOEC* (mg/L) 0 Irrilevante >1 1 Bassa >0,1 - minore o uguale a 1 2 Moderata >0,01 - minore o uguale a 0,1 3 Alta >0,001 - minore o uguale a 0,01 4 Molto alta minore o uguale a 0,001 2.2.1 Saggio di tossicità cronica su crostacei marini Effettuare il saggio di tossicità cronica su crostacei marini secondo il metodo IRSA-CNR: VIGANÒ L. (1998): Metodo di valutazione della tossicità cronica (7 giorni) con Mysidopsis bahia", Notiziario dei Metodi Analitici IRSA, maggio 1998, 1-8. Al termine del test si considerano accettabili valori di NOEC >0,1 mg/L. 2.2.2 Saggio di tossicità cronica su pesci marini Effettuare il saggio di tossicità cronica su pesci secondo la metodica analitica indicata nella linea guida OECD n. 204 (4 aprile 1984), modificata dalle seguenti specifiche relative all'impiego di specie marine per le quali è previsto l'utilizzo di acqua di mare, naturale o sintetica. Se naturale, l'acqua di mare dovrà provenire da aree non soggette a scarichi o sversamenti originati da fonti diffuse di inquinamento; in alternativa si può fare uso di acqua di mare sintetica secondo la composizione di cui alla tabella 1. La specie mediterranea sulla quale effettuare il test è la spigola, Dicentrarchus labrax, in quanto rispondente alle indicazioni generali contenute nella suddetta linea guida OECD. La taglia degli esemplari da sottoporre a test deve essere di 6 ± 2 cm. La durata prevista per il test è di 28 giorni, al termine dei quali si considerano accettabili valori di NOEC >0,1 mg/L. 3. Test di biodegradabilità Effettuare il test di biodegradabilità secondo la metodica analitica indicata nella linea guida OECD n. 306 (17 luglio 1992). Saranno considerati preferibili i prodotti facilmente biodegradabili, i quali, sottoposti al test, abbiano dimostrato una rimozione di DOC (Dissolved Organic Carbon) maggiore o uguale a 70% per un periodo non superiore a 28 giorni. 4. Test di bioaccumulo Basare la determinazione dell'entità del bioaccumulo sul valore del log Pow di ciascuno dei componenti organici del prodotto (Pow rappresenta il coefficiente di ripartizione ottenuto dividendo la concentrazione della sostanza nel n-ottanolo per la concentrazione nell'acqua); nel caso tale valore non fosse già disponibile, occorrerà determinarlo sperimentalmente utilizzando metodi analitici standardizzati. Si considerano accettabili prodotti disperdenti i cui componenti abbiano valori di log Pow minore o uguale a 3. Quadro riassuntivo dei requisiti tecnici richiesti per il prodotto disperdente 1. Il punto di infiammabilità, determinato in accordo allo standard EN 22719, deve essere superiore a 55 0C; 2. La viscosità cinematica, misurata a 20 0C secondo il metodo ASTM D 445, deve essere inferiore o uguale a 400 cSt; 3. Il punto di intorbidimento, determinato secondo le norme IP 219/67, deve essere inferiore o uguale a -10 0C; 4. L'efficacia del prodotto, determinata secondo la metodica di cui al presente allegato, deve essere tale da emulsionare almeno il 60% del petrolio disperso; 5. La stabilità dell'emulsione, determinata secondo la metodica di cui al presente allegato, deve essere tale da assicurare, in stato di agitazione e di calma, le condizioni di rimozione riportate nel presente allegato; 6. La tossicità acuta nelle specie marine, determinata secondo la metodica di cui al presente allegato, deve manifestarsi a concentrazione di prodotto maggiore di 1 mg/L; 7. La tossicità cronica nelle specie marine, determinata secondo la metodica di cui al presente allegato, deve manifestarsi a concentrazione di prodotto maggiore di 0,1 mg/L; 8. Alla biodegradabilità, determinata secondo la linea guida OECD n. 306, 1992, deve corrispondere una rimozione di DOC (Dissolved Organic Carbon) \geq 70% al termine di 28 giorni; in tal caso il prodotto è considerato facilmente biodegradabile. 9. In riferimento al bioaccumulo, il log Pow di tutti i componenti organici del prodotto deve essere inferiore o uguale a 3. Prodotti solidi di tipo galleggiante ad azione assorbente Alla istanza di autorizzazione deve essere allegata la seguente documentazione: A. Scheda di identificazione; B. Rapporto di prova relativo ai test di: efficacia e stabilità; tossicità; A. Scheda di identificazione del prodotto a) denominazione del prodotto e della società produttrice b) identificazione del responsabile dell'immissione sul mercato c) identificazione dei componenti e dello loro concentrazioni d) classificazione di pericolosità. d.1) Per i componenti classificati come pericolosi al sensi del Decreto legislativo 3 febbraio 1997 n. 52 e successive modifiche, riportare: la classificazione; le frasi di rischio R; i dati che supportano tale classificazione; d.2) Indicare l'eventuale classificazione del prodotto come pericoloso ai sensi del Decreto legilslativo 3 febbraio 1997 n. 52 e successive modifiche e riportare i dati che supportano tale classificazione. e) Proprietà chimico-fisiche: stato fisico; peso specifico; infiammabilità (Metodo A.10, indicato nel Decreto ministeriale 3 dicembre 1985). B. Metodi di prova per la determinazione della efficacia e stabilità nonche¨ della tossicità del prodotto assorbente. 1. Determinazione dell'efficacia assorbente e della stabilità dell'azione assorbente. Sono riportati i saggi tesi a determinare l'idoneità del prodotto in termini di efficacia assorbente e di reversibilità del processo di assorbimento stesso. Quest'ultimo saggio può interpretarsi come una determinazione della stabilità dell'azione assorbente. I saggi proposti richiedono oltre alla normale strumentazione di laboratorio (inclusi termostato a circolazione sia interna che esterna di acqua ed estrattore Soxhlet) la seguente apparecchiatura specifica: dispositivo schiumatore-scolatore (Fig. 3); dispositivo per test di cessione del petrolio assorbito (Fig. 2); agitatore oscillante termostato, mod. Dubnoff (Rif. All. 1). 1.1 Efficacia assorbente 1.1.1 Principio del metodo Il metodo tende a determinare la capacità di assorbimento di solidi di tipo galleggiante nei confronti di petrolio stratificato su acqua di mare sintetica. Sono di seguito indicati due saggi da effettuare che consentono rispettivamente di: A) Determinare la quantità totale di petrolio eliminato come somma della quantità di petrolio assorbita dalle particelle assorbenti e di quella conglobata dalle particelle stesse; B) Determinare la quantità di petrolio eliminata per solo assorbimento dalle particelle assorbenti. Saggio A In una vaschetta di porcellana di forma rotonda (d.i. 21 cm, h 8,5 cm) introdurre 500 ml di acqua di mare sintetica (Tab. 1. All.1); su di essa stratificare 150 ml di petrolio greggio Arabian Light, quindi spargere sulla superficie 10 g di prodotto assorbente. Porre la vaschetta in un termostato a 25 0C ed agitare orizzontalmente per 5 minuti a 67 oscillazioni/minuto. Al termine raccogliere dalla superficie liquida l'assorbente imbevuto di petrolio, usando l'apposito schiumatore dotato di reticella metallica (400 maglie/cm2; diametro del filo0,1 mm) indicato in Fig. 3. Prelevare dalla quantità raccolta un'aliquota di 1-2 g e sottoporla immediatamente a procedura di estrazione in Soxhlet come indicato subito sotto; trattare la parte rimanente come indicato nel saggio B. Trattare l'aliquota di 1-2 g introdotta in un estrattore Soxhlet per 3 ore con 200 ml di una miscela estraente costituita da 80 volumi di n-esano e 20 volumi di metil-tert-butiletere. Effettuare la determinazione degli oli minerali sull'estratto seguendo, come già indicato per i prodotti ad azione disperdente, il metodo IRSA 5140A1. L'unica differenza nell'applicazione di tale metodo è rappresentata dalla procedura di estrazione, che, nel caso specifico, si basa sull'uso del Soxhlet, mentre per i disperdenti fa ricorso, come previsto dal metodo 5140A1 per campioni liquidi, ad una estrazione con imbuto separatore. Sottoporre a procedura di estrazione un campione di assorbente non trattato con petrolio, da utilizzare come bianco nel metodo analitico. Seccare il campione di solido assorbente al termine dell'estrazione all'aria e pesarlo. Dai valori determinati del peso del solido assorbente e della quantità di olio minerale estratto e determinato, sottratti del bianco di procedura analitica sopra indicato, si può calcolare la |
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